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Petizione Amnesty
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Petizione Amnesty
Ricevuto, firmato e pubblicato
"..in questi anni avete seguito insieme la vicenda delle Madri di Ciudad Juarez in Messico. Avete conosciuto Marisela Ortiz, nostra ospite nel Seminario Internazionale del Progetto Diritti Umani e Globalizzazione del 12 dicembre scorso, ora lei e altre madri sono in grande pericolo.
Mentre l’amministrazione Comunale di Torino è impegnata a discutere la Cittadinanza Onoraria a Marisela Ortiz di "Nuestras Hijas de Regreso a Casa" in quella città una improvvisa escalation di violenza si è scagliata contro di loro.
Marisela ha ricevuto minacce di morte e Amnesty International ci invita ad intervenire urgentemente.
Vi invito a firmare on line sul sito di Amnesty
l'appello dell'azione urgente lanciata a livello mondiale.
Entrando nel sito, troverete a sinistra la foto di Marisela e l'azione urgente, dopo un breve testo, compare la scritta "FIRMA SUBITO L'APPELLO".
Non lasciamo sole le donne di Juárez. Grazie!!!
Alcune info brevi -
Marisela Ortiz Rivera, María Luisa García Andrade, Norma Andrade e altre attiviste per i diritti umani dell'associazione Nuestras Hijas de Regreso a Casa (Nostre figlie di ritorno a casa), un'associazione che si batte per ottenere giustizia per le donne rapite e uccise a Ciudad Juárez, nello Stato messicano di Chihuahua, hanno ricevuto pesanti minacce a causa del loro sostegno al film "Bordertown", liberamente ispirato ai casi di femminicidio che, da anni, hanno luogo nella città.
Il 25 maggio diverse attiviste di Nuestras Hijas de Regreso a Casa hanno ricevuto un messaggio di posta elettronica in cui venivano accusate di trarre profitto dal film e venivano fatte oggetto di brutali minacce, insieme alle loro figlie. L'organizzazione ha infatti appoggiato l'uscita del film del regista Gregory Nava, considerandolo un mezzo utile per diffondere la conoscenza del tragico problema del femminicidio in Messico.
Il 16 maggio, alcuni giorni prima dell'uscita del film a Ciudad Juarez, attiviste e attivisti di Nuestras Hijas de Regreso a Casa avevano ricevuto sms anonimi che intimavano loro di non sostenere il film. L'organizzazione veniva inoltre accusata di trarre benefici economici dalla situazione e minacciata di indagini e arresti.
Dal 1993 oltre 430 donne e bambine sono state assassinate a Ciudad Juárez e nella città di Chihuahua. In circa un terzo dei casi la vittima aveva subito violenza sessuale. -
"..in questi anni avete seguito insieme la vicenda delle Madri di Ciudad Juarez in Messico. Avete conosciuto Marisela Ortiz, nostra ospite nel Seminario Internazionale del Progetto Diritti Umani e Globalizzazione del 12 dicembre scorso, ora lei e altre madri sono in grande pericolo.
Mentre l’amministrazione Comunale di Torino è impegnata a discutere la Cittadinanza Onoraria a Marisela Ortiz di "Nuestras Hijas de Regreso a Casa" in quella città una improvvisa escalation di violenza si è scagliata contro di loro.
Marisela ha ricevuto minacce di morte e Amnesty International ci invita ad intervenire urgentemente.
Vi invito a firmare on line sul sito di Amnesty
l'appello dell'azione urgente lanciata a livello mondiale.
Entrando nel sito, troverete a sinistra la foto di Marisela e l'azione urgente, dopo un breve testo, compare la scritta "FIRMA SUBITO L'APPELLO".
Non lasciamo sole le donne di Juárez. Grazie!!!
Alcune info brevi -
Marisela Ortiz Rivera, María Luisa García Andrade, Norma Andrade e altre attiviste per i diritti umani dell'associazione Nuestras Hijas de Regreso a Casa (Nostre figlie di ritorno a casa), un'associazione che si batte per ottenere giustizia per le donne rapite e uccise a Ciudad Juárez, nello Stato messicano di Chihuahua, hanno ricevuto pesanti minacce a causa del loro sostegno al film "Bordertown", liberamente ispirato ai casi di femminicidio che, da anni, hanno luogo nella città.
Il 25 maggio diverse attiviste di Nuestras Hijas de Regreso a Casa hanno ricevuto un messaggio di posta elettronica in cui venivano accusate di trarre profitto dal film e venivano fatte oggetto di brutali minacce, insieme alle loro figlie. L'organizzazione ha infatti appoggiato l'uscita del film del regista Gregory Nava, considerandolo un mezzo utile per diffondere la conoscenza del tragico problema del femminicidio in Messico.
Il 16 maggio, alcuni giorni prima dell'uscita del film a Ciudad Juarez, attiviste e attivisti di Nuestras Hijas de Regreso a Casa avevano ricevuto sms anonimi che intimavano loro di non sostenere il film. L'organizzazione veniva inoltre accusata di trarre benefici economici dalla situazione e minacciata di indagini e arresti.
Dal 1993 oltre 430 donne e bambine sono state assassinate a Ciudad Juárez e nella città di Chihuahua. In circa un terzo dei casi la vittima aveva subito violenza sessuale. -
Se vuoi altre info, non arrenderti, CERCA.
melerrim- Ospite
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Dom Dic 07, 2014 6:01 pm Da cate07
» materiale utilissimo per l'intero percorso di laurea triennale!!!!!!!!!!!!
Lun Ott 20, 2014 10:55 pm Da jessylele
» vendo libri I II e III anno
Lun Ott 20, 2014 10:48 pm Da jessylele
» cerco manuale di diritto dei servizi sociali
Lun Ott 20, 2014 10:40 pm Da jessylele
» cerco!! ...please!!
Mar Lug 01, 2014 11:42 am Da martasuitubi
» Vendo appunti DIRITTO PRIVATO prof. Ciatti
Mer Giu 04, 2014 11:45 pm Da mary angel
» VENDO RIASSUNTI PRIMO, SECONDO E TERZO ANNO
Mar Mar 18, 2014 1:25 pm Da eleonora.demarco
» Tattoo Piercing Cleetus Torino - Studio Tatuaggi a Torino 10145
Ven Mar 14, 2014 5:04 pm Da arcadiatorino
» KRAV MAGA-M.M.A-MUAY THAI MMA MEIYO ACADEMY
Ven Mar 14, 2014 4:45 pm Da arcadiatorino